CICLISTI DELLA CAPITALE

UCI: Scanner per le bici elettriche

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stefanofiorucci
view post Posted on 18/6/2010, 18:02




Comunicato Uci. Pronto lo scanner per scovare le bici elettriche

Il
Comitato esecutivo della Unione Ciclistica Internazionale (UCI) si è
riunito il 17 e 18 giugno a Birmingham, in Gran Bretagna.



Il
secondo giorno della riunione, il comitato direttivo ha assegnato il Campionato del Mondo Ciclocross Master UCI 2011 a Mol, in
Belgio. Ha inoltre approvato il calendario per la Coppa del Mondo UCI Mountain Bike 2011.



Per
quanto riguarda la questione delle attrezzature utilizzate per le
competizioni su strada, i membri del comitato direttivo hanno deciso di rafforzare le misure già attuate (controlli visivi già attuati). Per esempio, al Tour de France sarà adottato uno scanner. Questo
dispositivo, che è stato recentemente sperimentato con successo, servirà
in particolare per individuare un dispositivo illecito che potrebbe
essere nascosto nel telaio della bicicletta.
Inoltre,
grazie ad una stretta collaborazione con l'Ecole Polytechnique Fédérale de
Lausanne (EPFL) - istituto svizzero di fama internazionale -, sono allo studio nuove apparecchiature atte a debellare frodi. Lo
scopo di questo confronto è quello di sfruttare in modo ottimale
l'influenza della tecnologia sulle attrezzature utilizzate nel
ciclismo, in modo che sia un contributo utile per lo sport e non lesivo.

Bici motorizzate, i dubbi della Televisione Svizzera Italiana

Il caso “biciclette truccate” è approdato anche sulla Televisione Svizzera Italiana ed è stato oggetto di un lungo e dettagliato servizio realizzato da Antonio Ferretti per la trasmissione di approfondimento Falò, trasmessa ieri in prima serata.

GRUBERASSIST. Ferretti ha ripercorso passo passo la vicenda partendo dalla Gruberassist, l’azienda austriaca che produce e commercializza motorini per biciclette. L’ex professionista svizzero, da anni apprezzato giornalista, ha testato la bicicletta con pedalata assistita percorrendo una salita di 3 chilometri in 10 minuti e 40”.
Dopo aver debitamente recuperato, Ferretti ha affrontato la stessa salita con la sua bicicletta modernissima, in carbonio, pesante 4 chili in meno della precente ed ha impiegato 1 minuto e 20 in più. «La differenza si sente, eccome - è stato il suo commento - ma non può essere questa la bici incriminata perché il motorino fa rumore e non lo si può nascondere al resto del gruppo».

DALL’UNGHERIA. Ferretti ha poi incontrato un costruttore ungherese, che non ha voluto farsi riprendere «perché in Italia sull’argomento è stata aperta un’inchiesta». E la bicicletta presentata è davvero sorprendente, con i minuscoli pulsanti nascosti su entrambe le levette dei freni, la batteria celata in una borraccia e il motorino nascosto nel tubo piantone. «Un clic e si eroga una potenza di 100 watt, due clic di 200, tre clic di 300 ed è possibile arrivare fino 600 watt - spiega il tecnico magiaro che aggiunge - per farla rendere al meglio occorre una pedalata agile, se si spinge di potenza il meccanismo perde di efficacia. E pagando si può avere anche il motorino silenzioso». Questa bici Ferretti non la prova ma il suo costruttore garantisce che in giro ce n’è già una dozzina.

FIANDRE. Ferretti continua la sua indagine sui muri delle Fiandre, teatro di una delle imprese di Fabian Cancellara. Qui raccoglie il parere di Nico Mattan e Johan Museeuw. Il primo, decisamente sovrappeso e ansante nella sua divisa Acqua&Sapone, si lascia trascinare dal dubbio: «Quel che ha fatto Cancellara sul Grammont è stato incredibile, anche perché Boonen stava dando il massimo. Eppure lo svizzero in trecento metri gli rifila quindici secondi e se ne vola via da solo. C’è qualcosa che non capisco».
Johan Museeuw, invece, frena: «So che esiste questo motorino - spiega l’ex campione del mondo che oggi costruisce biciclette - ma non credo che Cancellara l’abbia utilizzato per imbrogliare».

EUROSPORT. Il servizio prosegue presentando una ricostruzione di Jackie Durand realizzata per Eurosport con immagine inedite di un cicloamatore. Si vede Cancellara al Fiandre che viene atteso in un punto preciso dal suo meccanico e procede ad un cambio di bici stile ciclocross, senza quasi perdere terreno. E cinque chilometri più tardi, dall’altra parte del paese, lo stesso meccanico (che ha percorso 500 metri a piedi) aspetta di nuovo Cancellara e gli restituisce la prima bicicletta. «Tutto troppo organizzato» è il commento di Durand.
«In quel momento Fabian aveva problemi con il freno anteriore - spiega Bjarne Riis - e quando il meccanico ha sistemato il guaio gli abbiamo ridato la bici originale, non c’è nulla di segreto. Al Fiandre e alla Roubaix sono molti i punti in cui disponiamo del nostro personale con ruote o bici, perché può succedere un guaio e l’ammiraglia essere troppo indietro. E alla Roubaix è successo che Fabian aveva il cerchio posteriore danneggiato che faceva uno strano rumore quando frenava. Via radio ci ha detto: cambio la bicicletta. E così abbiamo fatto, visto che ne avevamo una pronta per qualsiasi necessità».

CANCELLARA. Una sola battuta del campione svizzero, riferita al suo scatto alla Roubaix. «In tv è una azione poco spettacolare, perché io sono seduto e scatto da seduto, ma non potevo fare altrimenti: se avessi continuato a 80 pedalate al minuto, non mi sarei mai avvantaggiato, in quel tratto ho spinto a 90-100 pedalate e ho fatto la differenza».



UCI Press Service

da tbw.it
 
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